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Pensioni all’estero: nuove disposizioni relative all’accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2020 e 2021 (INPS)

Comunicazione INPS del 12 agosto 2020

L’accertamento dell’esistenza in vita è una verifica necessaria ai fini del pagamento delle pensioni INPS all’estero ed è attualmente effettuato da Citibank.

Per garantire la regolarità dei pagamenti, Citibank richiede ai pensionati residenti all’estero di fornire un’attestazione di esistenza in vita recante, oltre alla firma del pensionato, anche quella di un operatore di Patronato, di un funzionario di un Ufficio consolare o di un’autorità locale abilitata.

La gravità dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in atto ha comportato a livello globale l’adozione di misure di contenimento del contagio, incidendo profondamente anche sulle attività connesse alla verifica generalizzata dell’esistenza in vita dei pensionati esteri.

In particolare, poiché la diffusione del contagio non ha permesso ai pensionati sottoposti a questo controllo di completare agevolmente il processo a causa delle chiusure degli Uffici consolari e di Patronato imposte dall’emergenza sanitaria, in accordo con Citibank si è ritenuto opportuno procedere alla sospensione delle attività connesse all’accertamento dell’esistenza in vita, differendo l’avvio della verifica generalizzata.

Il messaggio 11 agosto 2020, n. 3102 comunica che si è resa necessaria una diversa articolazione delle aree geografiche rispetto alle precedenti verifiche e una differente tempistica per la presentazione delle attestazioni richieste ai fini della prova dell’esistenza in vita.

Per il controllo resta la suddivisione in due fasi cronologicamente distinte, la prima fase, riferita agli anni 2020 e 2021, si svolgerà da ottobre 2020 a febbraio 2021 e riguarderà i pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, gli Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dal 1° ottobre 2020 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 5 febbraio 2021. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di marzo 2021, dove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 marzo 2021, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di aprile 2021.

Stessa tempistica per i residenti in Europa, Africa e Oceania che, a causa del diffondersi del contagio, non hanno potuto portare a termine la prima fase dell’accertamento dell’esistenza in vita con riferimento agli anni 2019 e 2020, per i quali, in via eccezionale, si è ritenuto opportuno non sospendere i pagamenti alla scadenza dei termini ordinari previsti per il completamento di tale accertamento generalizzato (febbraio 2020).

La seconda fase della verifica, anche questa relativa al 2020 e al 2021, si svolgerà dalla fine di gennaio 2021 a giugno 2021, riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dalla fine di gennaio 2021 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro la prima metà di giugno 2021. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di luglio 2021, dove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 luglio 2021, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2021.

Nel messaggio è inoltre disponibile la tabella dei Paesi interessati con le scadenze differenziate. Vengono illustrati, infine, i criteri di esclusione per gruppi di pensionati dall’accertamento generalizzato dell’esistenza in vita e la modalità di produzione della prova richiesta.