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Patrimonio Italiano in Uruguay

Data:

04/10/2019


Patrimonio Italiano in Uruguay

Montevideo. Una capitale di cultura italiana (giugno-dicembre 2021)

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere i legami storici, culturali e artistici tra l’Italia e l’Uruguay, Paese in cui l'influenza italiana è particolarmente rilevante. Prendendo spunto da formati simili, l'iniziativa si propone di presentare la capitale uruguaiana quale vetrina d'eccellenza per il patrimonio di tradizione italiana in questo Paese, in tutte le sue diverse dimensioni: artistica, architettonica, linguistica, gastronomica, ma anche imprenditoriale, scientifica e tecnologica. Sotto il titolo “Montevideo. Una capitale di cultura Italiana”, si prevede di organizzare - a partire da giugno 2021 - una serie di eventi, in un'ottica di promozione integrata, attivando positive sinergie con le rassegne e gli appuntamenti già previsti dalla programmazione MAECI e in collaborazione con le altre istituzioni italiane qui presenti oltre le Autorità locali.

La video-presentazione dell’iniziativa, realizzata dal Sig. Federico Vero Vinci, che ha contribuito a ideare l’iniziativa, disegnando anche il logo, e’ disponibile al seguente link Google drive: https://drive.google.com/file/d/1DvSftIiY9m6LCmTfLZ2o-d6vdAo5HsWa/view?usp=sharing 

L’Uruguay è un Paese in cui è presente una comunità italiana di oltre 130.000 connazionali su una popolazione di appena 3,5 milioni di abitanti, dei quali si stima il 40% possa vantare origini italiane. Si tratta di un patrimonio inestimabile, iniziato con l’arrivo dei primi emigranti già nel XVIII secolo e che si è venuto nel tempo arricchendo, grazie al processo di integrazione che ha determinato la formazione di una forte ed operosa comunità, pienamente inserita nel tessuto sociale ed economico uruguaiano, ma che ha sempre rivendicato le proprie radici. Italiano fu il primo abitante civile di Montevideo, Giorgio Borghese, trasferitosi sulla sponda orientale del Rio de la Plata nel 1724, seguito nel corso dei secoli da migliaia di connazionali che hanno lasciato tracce indelebili nella storia di questo Paese. Tra questi Giuseppe Garibaldi, che in Uruguay visse sette anni, durante i quali comandò con successo la Legione italiana durante la guerra civile, venendo poi nominato Comandante della Marina Militare e successivamente eletto nell'organo legislativo di Montevideo.

Tracce di italianità sono ben visibili nella stessa variante rioplatense dello spagnolo, in cui sono presenti innumerevoli espressioni e parole che rimandano ai dialetti italiani (a partire dal lunfardo, il suo più famoso gergo/argot la cui stessa etimologia è di origine lombarda), passando dalla gastronomia che dal nostro Paese ha preso alcuni degli ingredienti più caratteristici. L’influenza italiana è poi particolarmente evidente nel mondo dell’arte e dell’architettura, a partire da uno dei simboli stessi della capitale uruguaiana, “Palazzo Salvo”, opera dell’architetto italiano Mario Palanti, ubicato a Piazza Indipendenza, il cuore della capitale, un edificio eclettico di 105 metri di altezza (la torre più alta dell’America Latina dal 1928 al 1935) e ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Altra opera emblema della città è il Palazzo Legislativo, che ospita il Parlamento uruguaiano dal 1925, disegnato dall’italiano Vittorio Meano e costruito da un altro architetto originario del nostro Paese, Gaetano Moretti. Senza dimenticare Luigi Andreoni, uno dei più importanti rappresentanti della belle époque montevideana che ha progettato edifici come l’Ospedale Italiano, il Club Uruguay e la Stazione Centrale dei Treni.

Libro digitale "La Casa Towers, Residenza dell'Ambasciata d'Italia in Montevideo"

Nel 2013 l’Ambasciata d’Italia, al compiersi i 100 anni della Casa Towers, assunse l’iniziativa di dedicare un libro a questo edificio che dal 1926 serve come Residenza per i suoi Capi Missione. In occasione del Giorno del Patrimonio 2016 ne rilancia la pubblicazione, ora in formato digitale.

“La casa Towers, Residenza dell’Ambasciata d’Italia in Montevideo” e’ il frutto di un lavoro di ricerca realizzato dall’Archietto Nery Gonzalez e dal fotografo Ramiro Rodriguez Barilari. La pubblicazione offre un’intoduzione al contesto storico-architettonico in cui si situa la costruzione dell’edificio, evidenziando – in modo emblematico – la figura di Pedro C. Towers, il suo primo proprietario. Dispone di importante materiale di archivio, tra cui i disegni originali del progetto e varie fotografie di altri edifici progettati dallo scozzese Arthr R. Inglis nella Regione del Rio de la Plata. Sono inoltre presenti fotografie attuali della casa, realizzate de Rodriguez Barilari. L’allegato “ Architettura e citta’: Pocitos come caso particolare”, curato dall’Architetto Mariano Arana, completa la pubblicazione, con cui l’Ambasciata d’italia intende sostenere la preservazione della memoria della citta’ e dei suoi abitanti.

Visita virtuale della Residenza dell'Ambasciata d'Italia in Montevideo

In occasione del Giorno del Patrimonio 2019, l'Ambasciata ha lanciato la visita virtuale a 360 gradi della Residenza dei Capi Missione italiani in Montevideo.

Mappa del Patrimonio italiano in Uruguay

L'Ambasciata ha promosso la pubblicazione di una mappa virtuale, realizzata in collaborazione con la comunita' italiana e di origine italiana in Uruguay, nella quale sono indicati i principali luoghi legati all’Italia, corredati da una fotografia e da una breve descrizione. La mappa presenta la collocazione geografica di palazzi, statue, targhe celebrative, realizzate o progettate da artisti italiani, cosi’ come monumenti che rappresentano celebri personalita’ ed opere d’arte italiane, nonche’ luoghi simbolicamente connessi al nostro Paese.

 Altri luoghi non presenti nella mappa possono essere segnalati a: italiaenuruguay@gmail.com

 

 

 


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